«Alla mia migliore amica è stata portata via l'UNICA COSA CHE AVEVA: la sua CARA MAMMA.»
«In memoria di Patrizia»: così titola il gruppo creato su facebook da un'intima amica della figlia, appena tredicenne, che vorrebbe cercare di rendere omaggio alla memoria di una donna, una mamma. Ha lasciato su questa terra una figlia, per cui era un indispensabile punto di riferimento.
Mentre le indagini proseguono, è certa ormai la sensazione che questo fatto possa restare nella storia della nostra cittadina come uno degli accadimenti più brutali e spiacevoli.
Il gruppo, creato alla vigilia dei funerali della donna, si muove con l'intento di spingere a parlare chiunque possa sapere, aver sentito o aver visto qualcosa, al fine di collaborare con gli inquirenti per risolvere il caso.
Perché glielo dobbiamo,
perché non si può strappare via dalle braccia della figlia una mamma così brutalmente,
perché non collaborare significa rendersi complici di un'omicidio
perché se fosse capitato a chiunque di noi, pretenderemmo giustizia.
«Un delitto non dovrebbe andare impunito, perché altrimenti
tutte le fondamenta morali crollerebbero e soltanto il caos regnerebbe.»
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