Sul sito della comunità "Città di Partenope", a cui questo blog aderisce, è in corso il primo esperimento di e-democracy, espressione più alta di democrazia e al passo coi tempi.
La votazione è stata indetta per un argomento di grande importanza storico-artistica per la città di Napoli ovvero la possibilità di chiudere l'accesso alla Galleria Umberto I, che affaccia su via Toledo.
Il monumento, in tempi recenti, è diventato oggetto di atti di teppismo e vandalismo.
Sul sito della comunità partenopea è anche possibile proporre altre iniziative di e-democracy.
Quo usque tandem abutere patientia nostra? invita ad iscriversi al sito e a partecipare.
Cliccando sul link seguente si verrà indirizzati alla pagina della votazione:
«Io so questo che i napoletani oggi sono una grande tribù
che anziché vivere nel deserto o nella savana,
come i Tuareg e i Beja, vive nel ventre di una grande città di mare.
Questa tribù ha deciso – in quanto tale,
senza rispondere delle proprie possibili mutazioni coatte –
di estinguersi, rifiutando il nuovo potere,
ossia quella che chiamiamo la storia o altrimenti la modernità.
È un rifiuto sorto dal cuore della collettività
contro cui non c'è niente da fare.
contro cui non c'è niente da fare.
Finché i veri napoletani ci saranno, ci saranno,
quando non ci saranno più, saranno altri.
I napoletani hanno deciso di estinguersi,
restando fino all'ultimo napoletani,
cioè irripetibili,
irriducibili
ed incorruttibili.»
(Pier Paolo Pasolini)
(Pier Paolo Pasolini)